Buoni cristiani e virtuosi cittadini – La predicazione di Giovanni Borel agli allievi della scuola sabauda nella Torino della Restaurazione

Wim Collin

  • Codice EAN/ISBN: 978-88-213-1602-9
  • Num. Collana: 11
  • Collana: Studi e Strumenti
  • Anno di pubblicazione: 2024
  • Pagine: 244
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Il teologo Giovanni Borel (1801-1873) fu una figura cardine del mondo ecclesiastico torinese, rappresentante di spicco di quel singolare modello di prete che stava emergendo nei primi decenni dell’Ottocento e che produrrà una schiera di sacerdoti sensibili alle urgenze sociali ed educative del tempo.

È noto il suo ruolo svolto nelle istituzioni fondate da Giulia Colbert marchesa Falletti di Barolo e si conosce il suo determinante sostegno all’opera di don Bosco. Meno conosciuta è la sua attività negli anni 1829-1844, quando ricoprì la carica di direttore spirituale presso il Collegio Maggiore di San Francesco da Paola di Torino. Il ruolo di direttore spirituale, nella scuola sabauda della Restaurazione, non era affatto secondario a motivo dell’importanza allora attribuita alla religione nella formazione dei giovani allievi. Riferiti a quel periodo, ci sono rimasti circa ottanta suoi manoscritti autografi delle omelie e delle istruzioni religiose da lui tenute la domenica alla congregazione degli studenti di quella scuola.

Nel primo capitolo del volume si presenta il percorso biografico del Borel e nel secondo capitolo si mette in evidenza il suo rapporto con don Bosco. Di seguito si prende in esame il significato della religione nella scuola, il ruolo del direttore spirituale (terzo e quarto capitolo) e l’analisi formale delle prediche e istruzioni del Borel (quinto capitolo); negli ultimi due capitoli si compie una lettura critica della predicazione, della mentalità, della visione religiosa e civile, dei valori morali e spirituali e dei modelli di comportamento ideali trasmessi.

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