Parma e don Carlo Maria Baratta. Atti del convegno di storia sociale e religiosa (aprile 1999)

MOTTO Francesco (ed.)

  • Codice EAN/ISBN: 978-88-213-0451-4
  • Num. Collana: 13
  • Anno di pubblicazione: 2000
  • Pagine: 438

17.85

COD: 0451-4. Categoria:

Una città, Parma, osservata nelle sue componenti socio-religiose; una spiccata personalità, don Carlo Maria Baratta (1861-1910); un periodo storico breve (1889-1904) ma ricco di significativi avvenimenti di storia della Chiesa e storia dell’Italia: ecco l'”oggetto” del convegno di studio tenutosi a Parma, il 9, 16, 23 aprile 1999, di cui il volume accoglie le relazioni tenute da P. BRAIDO, V. SANI, M. MINARDI, C. SORBA, P. BONARDI, A. SCIVOLETTO, U. COCCONI, L. TREZZI, E. FERRO ed E.C. VIANELLI. Il volume è arricchito da contributi pervenuti successivamente, ad opera di L. FARINELLI, P. TRIONFINI, A. LEONI, C. BESANA e P. TEDESCHI ed è completato da una nota archivistica e bibliografica (F. MOTTO).
Educatore per vocazione e formazione, don Baratta al “S. Benedetto” di Parma fondò e sviluppò scuole elementari, ginnasiali, di agricoltura, di musica, di canto, di recitazione, di ginnastica; animò l’attività oratoriana; promosse svariate attività, creò attorno all’opera salesiana un forte alone di simpatia.
Sacerdote zelante, operò per una ricostruzione di una società cristiana, riuscendo a trasformare un forte impegno civile e spirituale in autentica cultura sociale cattolica. Le sue lezioni alla “Scuola di Religione”, la sua attenzione al mondo rurale con la diffusione del metodo solariano, la sua volontà di partecipazione e soprattutto la sua sensibilità sociale furono il punto di partenza della lenta ma effettiva rinascita del movimento cattolico parmense.
Direttore di un collegio religioso che si ispirava al carisma di don Bosco, si inserì fraternamente nel complesso delle numerose altre famiglie religiose presenti in città, con le quali offrì un’immagine oltremodo positiva del proprio essere, in perfetta antitesi con la fisionomia offerta dalla chiesa parmense contemporanea, lacerata e divisa da situazioni incresciose, che nel suo vertice non sempre seppe cogliere lo spirito dell’educatore piemontese.
Nobile d’animo, dal raffinato gusto artistico, coltivò la musica, diresse apprezzatissime esecuzioni di giovani, pagò di persona per la riforma della musica sacra e il primato del canto gregoriano. Scrittore fecondo e popolare, non mancò di imitare il fondatore nel settore dell’editoria, con l’acquisto della Ditta Fiaccadori.
Don Baratta: una figura poliedrica di sacerdote-educatore che ha onorato la città di Parma e che da essa è stato onorato, in vita e in morte.

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