Identità (L') affermata. Storia della Chiesa medievale

L’identità affermata. Storia della Chiesa medievale

GUIDUCCI Pier Luigi

  • Codice EAN/ISBN: 978-88-213-0764-5
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Pagine: 756

41.65

COD: 0764-5. Categoria:
In tempi più o meno recenti l’epoca medievale è stata oggetto di una serie di ricerche che hanno significativamente rivisitato le valutazioni negative risalenti agli scritti di molti umanisti del ’400. Questi sostanzialmente affermavano che detto periodo era da intendere come una lunga parentesi storica, caratterizzata da un immobilismo culturale che si poneva tra la grandezza dell’età classica e la rinascita umanistico-rinascimentale della civiltà che ad essa si ispira.
Alla luce degli attuali contributi si può affermare che la realtà è molto più articolata. Il Medioevo è in gran parte riuscito nell’impresa di fondere il mondo latino-romano con quello germanico creando per la prima volta uno spirito propriamente europeo accomunato dalla stessa religione. In realtà non sarà solo questo l’unico traguardo.
L’Autore, presentando la storia della Chiesa medievale (dalle invasioni barbariche al Rinascimento) mostra, ad esempio, che le radici della scienza moderna affondano in una certa misura nel terreno del mondo medievale, prima della cosiddetta rivoluzione scientifica; anche la stessa vita ecclesiale ha ricevuto degli altissimi apporti sul piano spirituale e religioso-culturale, con delle figure universali come Francesco d’Assisi o Tommaso d’Aquino.
In quest’ultima affermazione si trova – in definitiva – l’ottica dalla quale l’Autore osserva la dinamica di una Christianitas profondamente segnata da una reale capacità d’iniziativa e di apertura a nuove esperienze. Ne deriva una considerazione: nel volume del prof. Guiducci viene delineato un insieme di momenti tra loro interagenti che aprono alla visione non statica di popoli, di comunità, di istituzioni, di vocazioni, di missioni, di espressioni di fede, di opere di carità …
Per questo motivo l’opera è particolarmente valida nel suo disegno complessivo e negli approcci con specifiche realtà storiche. Senza tacere l’esistenza di ombre e di contro-testimonianze, il testo sa considerare i processi storici con una misurata pacatezza che riesce a non restare succube né di un revisionismo acritico, né di un apologeticismo immotivato.
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