Integrare i disabili nel mondo del lavoro. Problemi culturali. Fonti giuridiche. Ostacoli sociali

Integrare i disabili nel mondo del lavoro. Problemi culturali. Fonti giuridiche. Ostacoli sociali

GIORGINI Claudia

  • Codice EAN/ISBN: 978-88-213-0758-4
  • Num. Collana: 111
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Pagine: 208

11.90

C’è molta letteratura su questo argomento, ma forse la prassi è ancora molto distante dai principi generali e dal rispetto dei diritti umani, a 60 anni dalla loro affermazione di principio. Questo testo affronta con coraggio e competenza una tematica che oggi ha una sua emergenza sociale.
La riflessione parte dai principi della costituzione italiana che riconosce l’uguaglianza dei diritti sociali ed economici inquadrati nel concetto di identità della persona con disabilità, il valore del lavoro, le libertà inviolabili per le persone con disabilità, dal collocamento obbligatorio al collocamento mirato.
Analizza pertanto la normativa giuridica che regola gli interventi in favore dell’integrazione sociale e lavorativa dei disabili in Italia; la sua formazione professionale, attraverso un sistema integrato dei servizi sociali, la complementarità del ruolo dei soggetti pubblici e privati; l’analisi culturale del contesto sociale che evidenzia limiti e difficoltà dell’integrazione.
Appare inoltre molto interessante, dal punto di vista storico, l’analisi della via italiana alla attenzione all’handicap, con la descrizione del pensiero dei principali autori. Alla luce di tale pensiero, poi, si passa all’analisi della normativa e delle sue giustificazioni che portano alle scelte che fanno passare dall’esclusione all’integrazione scolastica e sociale; e dall’integrazione scolastica all’inclusione sociale. La descrizione di tali modalità è articolata e quasi puntigliosa.
Da un punto di vista didattico, per una buona comprensione del testo, viene sviluppato un itinerario che porta a comprendere gli elementi costitutivi del percorso di inserimento lavorativo alla luce delle buone pratiche, realizzate in Italia come “costruzione del progetto di vita della e con la persona disabile”. La descrizione delle esperienze è analitica e meticolosa, perché si prefigge l’obiettivo di far comprendere che è possibile realizzare tale “utopia”.


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